Qui troverai spiegazioni chiare dei termini più comuni e spesso complessi del mondo assicurativo. Dal significato di premio e massimale alle differenze tra franchigia e scoperto, il nostro obiettivo è aiutarti a capire ogni dettaglio della tua polizza. Semplifichiamo il linguaggio tecnico per darti la conoscenza che ti serve per navigare il mondo delle assicurazioni con fiducia.
- Che differenza c’è tra premio e massimale?
Il premio è l’importo che l’assicurato deve pagare alla compagnia di assicurazione per ottenere la copertura assicurativa. In altre parole, è il costo della polizza.
Il massimale è l’importo massimo che la compagnia si impegna a pagare in caso di sinistro. Se il danno supera questo limite, la parte eccedente resta a carico dell’assicurato. - Che differenza c’è tra franchigia e scoperto?
- Franchigia: è una somma fissa che l’assicurato deve sempre pagare in caso di sinistro, indipendentemente dall’importo del danno.
- Scoperto: è una percentuale dell’importo liquidabile che rimane a carico dell’assicurato, ossia una parte del risarcimento che non viene coperta dalla polizza (in breve: una percentuale sul danno).
- Che differenza c’è tra deduzione e detrazione?
Deduzione: riduce il reddito imponibile su cui si calcolano le tasse.
Detrazione: riduce direttamente l’imposta da pagare. - Cosa si intende con “regola della proporzionale” nelle assicurazioni e perché è fondamentale capirla ai fini della liquidazione?
In ambito assicurativo, la regola proporzionale prevede che il risarcimento venga ridotto se il bene è assicurato per un valore inferiore al suo valore reale. Ad esempio, assicuri 50.000€ invece di 100.000€? In caso di danno riceverai solo il 50% dell’importo del danno, in proporzione al valore assicurato.
- Quale differenza c’è tra primo rischio assoluto e valore intero?
- Primo rischio assoluto: l’assicurazione rimborsa l’intero danno fino al massimale previsto, senza applicare la regola della proporzionalità (o “proporzionale”).
- Valore intero: il risarcimento avviene in base al valore totale del bene assicurato. Se il bene è assicurato per un valore inferiore rispetto al suo reale valore, si applica la regola proporzionale, riducendo il risarcimento in proporzione al valore assicurato.
- Qual è la differenza tra ricorso terzi e responsabilità civile?
- Responsabilità civile: copre i danni che tu o i tuoi familiari causate a terzi (es.: danni da infiltrazioni d’acqua, cadute di oggetti, danni a persone o cose causati involontariamente).
- Ricorso terzi: copre i danni causati a terzi in caso di eventi come incendio, esplosione o scoppio che si verificano nella tua abitazione. In altre parole, interviene quando un danno di natura grave danneggia terzi a causa di un evento nella tua proprietà.
- Contraente, assicurato e beneficiario: che differenza c’è?
Nel contratto di assicurazione, queste tre figure hanno ruoli distinti:
- Contraente: la persona che firma il contratto di assicurazione e paga il premio.
- Assicurato: la persona su cui ricade il rischio assicurato e che è protetta dalla polizza (es. vita, salute, responsabilità).
- Beneficiario: la persona che riceve il risarcimento o l’indennizzo in caso di sinistro.
Le figure di contraente, assicurato e beneficiario possono coincidere o essere persone diverse, a seconda del tipo di polizza.
- Qual è la differenza tra perito e liquidatore in ambito assicurativo?
- Perito: è il tecnico esterno incaricato di valutare il danno. Il suo compito è accertare l’entità, le cause e il valore del bene danneggiato, fornendo una stima tecnica.
- Liquidatore: È il funzionario della compagnia assicurativa che, basandosi sulla perizia e sulle condizioni di polizza, stabilisce l’importo finale del risarcimento da corrispondere.
In pratica, il perito valuta “quanto danno c’è”, mentre il liquidatore decide “quanto la compagnia paga” in base a quella valutazione e al contratto.
- Cos’è l’attestato di rischio e a cosa serve?
L’attestato di rischio è un documento fondamentale che riassume la tua storia assicurativa relativa alla RC auto o moto degli ultimi cinque anni. Serve a fotografare il tuo comportamento come guidatore e riporta eventuali sinistri causati. Le compagnie assicurative lo usano per:
- Valutare il tuo profilo di rischio
- Determinare la tua classe di merito (che incide direttamente sul costo del premio della tua polizza)
- Rinnovare la polizza o cambiare compagnia: ogni assicuratore utilizza l’attestato ai fini del calcolo del preventivo.
